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COME REALIZZARE UN FILM HORROR

Come realizzare un film horror

Il genere horror è uno del generi cinematografi più gettonati e che può vantare un pubblico molto vasto e variegato. Ogni anno escono nelle sale cinematografiche minimo 10 film horror con vari temi, anche se questo genere tende a seguire le mode del momento. 

 

perchè ci piace tanto essere spaventati?

Il film d’orrore ci presentano sempre personaggi o scene che altro non sono che la rappresentazione delle nostre paure e più ci toccano da vicino più ci appassioniamo alla storia.

Ma perché succede questo? A rigor di logica se una cosa ci spaventa dovremmo tenerla a distanza, invece scegliamo proprio ciò che ci spaventa di più per passare qualche ora di “relax”.

Questo succede perché tutti noi abbiamo bisogno di esorcizzare le nostre paure più profonde e il sentirci in gruppo e non da soli ad affrontarle ci dà la forza di andare oltre.

Stare in una sala piena di gente o anche in casa con amici o parenti, ci permette di avere il coraggio di prendere di petto le nostre paure e in qualche maniera anche di combatterle.

 

come realizzare un film horror

Rimaniamo in tema cinema e proviamo ad immaginare di dover realizzare un nostro film dell’orrore.

Per un regista emergente il genere horror è sicuramente un buon punto di partenza perché può essere realizzato con pochi mezzi. Ci sono delle “regole” da seguire perché il progetto riesca e possiamo farcele indicare direttamente da 5 registi horror che hanno avuto successo.

5 consigli dai registi horror

sam raimi: preparati a morire

Il primo dei registi horror che citiamo è Sam Raimi mentre ci parla della sua esperienza nel girare il film “LA CASA” (The Evil Dead) che ci spiega quanto sia difficile realizzare un film con un budget di soli $ 350.000. 

 

“Eravamo così irresponsabili”

“Eravamo così irresponsabili” ha affermato il regista e non stava scherzando. Durante le riprese del film sono successe diverse cose che non erano preventivate.

Ad esempio lo stesso Sam Raimi è dovuto scappare da un toro inferocito che lo ha inseguito. Ha dovuto dormire con il resto del cast in condizioni climatiche estreme, con temperature vicino allo zero. Le lenti a contatto che dovevano essere indossate dai personaggi trasformati in demoni avrebbero essere indossate solo 15 minuti ed invece sono state indossate ad oltranza causando la quasi cecità di Ellen Sandweiss.

Jason Lei Howden: attenti alle risorse

La difficoltà principale nel realizzare un horror ben costruito è quella di far combaciare le scene con le musiche, i rumori e gli effetti speciali.

La mancata collimazione di questi fattori può compromettere in maniera decisiva il film. A questo proposito Jason Lei Howden ha detto queste parole durante un’intervista sul suo film “Deathgasm

Far fronte ad una sceneggiatura così ambiziosa con risorse così limitate è stata sicuramente la sfida più grande. Posso capire perché il cinema horror si stia muovendo sempre più verso il genere found footage a location singola. Film come quello che ho realizzato non si vedono spesso, e sono contento di essere rimasto fedele alla mia visione

Ci sono film come Paranormal Activity o Blair Witch Project dove i problemi di audio non sono molti, ma film con effetti visivi e audio sono più elaborati e questo può diventare un grosso rischio se non si hanno le “spalle coperte” a livello economico (oltre che artistico).

 

David robert mitchell: probabilmente fallirai. tante volte

Il grande problema è avere un’idea diversa da tutti gli altri.

Ogni anno i film (lungometraggi e cortometraggi) in uscita sono diverse migliaia e questo significa che oggi la concorrenza è enorme e agguerritissima. Avere oggi un’idea innovativa, non è facile perché nella moltitudine quella che per noi è l’idea del secolo, molto probabilmente è venuta anche ad altre centinaia di registi.

Difficilmente si riesce a sfondare al primo tentativo. Prima bisogna farsi un nome per farsi notare come può testimoniare David Robert Mitchell, il regista di It Follows che prima di arrivare al successo ha dovuto lavorare anni per crearsi la sua rubrica di contatti ed amicizie che lo aiutassero a realizzare il suo sogno. Inoltre prima di questo film è uscito con “The Myth of American Sleepover“, un lavoro molto più piccolo e sicuramente con meno pretese.

 

 

wes craven: hollywood è un business

I tempi cambiano e anche i modi di affrontare le situazioni lavorative. Oggi cercare i finanziatori per un film è un’operazione decisamente complessa. Fino a qualche tempo fa la prassi era cercare il finanziatore fra i vari studi cinematografici e questo porta delle conseguenze. Una “major” sa perfettamente qual’è il trend del momento e difficilmente deciderà di investire su un progetto che non sia di sicuro successo.

Come spesso accade, chi ha i soldi comanda e decide se la tua idea verrà realizzata oppure no.

Il grande Wes Craven (Regista della saga “Nightmare“, fra i tanti film) disse:

Tutti fanno film horror e, secondo me, neanche particolarmente bene. Non so se questo sia dovuto alle scelte delle corporazioni, ma c’è più che mai necessità di registi che facciano qualcosa che davvero sentono nel loro cuore

John carpenter: costruisci una fanbase

Come detto precedentemente il cinema horror funziona perché gli spettatori sono sempre alla ricerca di nuove emozioni e quindi si creano dei veri e propri gruppi che si scambiano informazioni sulle nuove uscite o su pareri dei vari film del genere.

Il grande regista John Carpenter ha detto:

Ciò che spaventa me, spaventa anche te. Siamo terrorizzati dalle stesse cose. Questo è il motivo per cui il genere horror è ancora così potente. Da regista devi chiederti cosa ti terrorizza, per scoprire cosa terrorizza anche gli spettatori

i 12 passaggi per creare un horror

Dopo aver letto i consiglio dei grandi registi, vediamo quali sono i passaggi per realizzare il nostro film:

  1. Concept: partiamo dalla base… l’idea! Bisogna avere un’idea spaventosa da cui iniziare. Come sostiene John Carpenter “ciò che spaventa me, spaventa anche te.” Quindi partiamo dalle nostre paure più grandi e imbastiamo l’idea basata sulla nostra fobia
  2. Da idea a trama: in rete si trovano diversi strumenti che aiutano a costruire un filo logico nella narrazione. È sempre importante non lasciare buchi nella trama, quindi è necessario rispondere ad alcune domande come, il chi, il quando, il perché, il come, ecc.
  3. Location: Un altro aspetto importantissimo è la location. Boschi, vecchie case abbandonate e luoghi isolati potrebbero essere un buon punto di partenza
  4. Il Cast: trovare un cast motivato che creda nel progetto è fondamentale per la buona riuscita del film. Non importa avere attori famosi, quanto attori che sappiano immedesimarsi nella situazione di terrore che deve trasparire dalle riprese.
  5. Musica: la musica deve essere di suspence, disturbante e che sia di aiuto nei momenti salienti
  6. Mostro/Killer: la scelta del personaggio “negativo” è ciò che rende tangibile la paura e la tensione di tutto il film, quindi richiede la massima attenzione. Anche qui bisogna valutare bene le paure che si vuole stimolare e rendere aspetto, motivazioni e modus operandi funzionali alle fobie.
  7. Oggetto comune: individuare un oggetto di uso comune e creare un alone di mistero, una maledizione o una possessione in modo che lo spettatore si senta “toccato” nella quotidianità
  8. Colpo di scena: un elemento fondamentale è un improvviso rovesciamento di prospettiva nella trama che può essere a metà o alla fine del film
  9. Effetti speciali di buon livello: il genere horror ha la  peculiarità di richiedere degli effetti speciali ben visibili. Lo spettatore vuole vedere sangue, squartamenti e quanto di più cruento si possa chiedere. Se il sangue risulta troppo finto o gli effetti risultano comunque poco veritieri, il pubblico demolirà il film con critiche negative. Piuttosto che trovarsi in questa situazione è meglio prevedere una trama che faccia leva sulla suspence e su situazioni psicologiche piuttosto che sangue o scene esplicite.
  10. Effetti speciali: una parte imprescindibile per dare un look cinematografico, sono gli effetti speciali. Ovviamene si tratta di un film horror e non servono esplosioni, laser o chissà cos’altro, ma sicuramente ci vorranno nebbia, foschia, particelle e altri strumenti per aumentare la suspence.
  11. Editing: il montaggio è la parte più importante. Bisogna riuscire a dare un taglio incalzante e non noioso. È un attimo che da un film horror ci si ritrovi nelle mani un film comico…
  12. Marketing: Abbiamo realizzato il nostro film. Ora non resta che farlo vedere… Ci sono 2 strade: la prima è avere tanti soldi per la distribuzione, l’altra è realizzare una o più strategie di marketing che riescano a suscitare nel pubblico la curiosità e la voglia di vedere il nostro capolavoro

 

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